Poesia : GRECALE



Dipinto elettronico di Angelo Siciliano

Poesia

GRECALE

 

 

GIROLAMO ROMANINO A TRENTO

 

 

Una splendida mostra al castello del Buonconsiglio

di un artista protagonista del Rinascimento italiano

 

Cominciai ad avvicinarmi all’arte del Romanino verso la fine degli anni Settanta. Ero arrivato a Trento nel ’73, dove avrei messo radici. Rimasi affascinato dal Buonconsiglio, il castello di Trento, sede del Museo Provinciale d’Arte e residenza, a partire dal XIII secolo, dei principi vescovi. Della sua cinta muraria è parte integrante Torre Aquila, splendidamente affrescata col “Ciclo dei Mesi”, tra il 1391 e il 1407 nello stile gotico internazionale, in cui è rappresentato uno spaccato sociale e stagionale di quello scorcio di medioevo. Fa parte del Buonconsiglio la Fossa dei Martiri, dove furono eseguite, da parte degli austriaci, le condanne a morte dei martiri irredentisti della prima guerra mondiale: Damiano Chiesa, Cesare Battisti e Fabio Filzi. (continua)

RUGGERO II A MONTECALVOLI

Ruggero II - dipinto di A.Siciliano - 2006

A Montecalvoli, come probabilmente si chiamava Montecalvo Irpino intorno al Mille, arrivò verso la metà di luglio del 1132, proveniente dalla Puglia, Ruggero II il normanno, re di Sicilia, Calabria e Puglia. Vi rimase qualche giorno. I baroni meridionali erano in rivolta, volevano più libertà d’azione e poter conservare i propri feudi e privilegi. In Puglia erano stati sottomessi e molto sangue era stato versato a Bari. Anche in Campania erano in agitazione e

Ruggero II passò per Montecalvo per affrontare, col proprio esercito, i suoi nemici nel territorio beneventano: il cognato Rainulfo d’Alife e Roberto II, principe di Capua. La Dormiente, così chiamata dagli abitanti dei circondari, visibile a decine di chilometri di distanza come una donna distesa, è il massiccio del Taburno, alto 1394 metri. Il testo poetico è in dialetto irpino dell’Ottocento. Per altre notizie storiche vedi Ruggero II Re di Sicilia, Calabria e Puglia. Un normanno nel medioevo, di Pierre Aubé, edito da Newton & Compton a Roma nel 2002. (continua)

ALTRI REPERTI RINVENUTI ALLA COSTA DELLA MENOLA


Il due agosto 2006 è un’altra data importante per l’archeologia della contrada in cui nacqui e ancora vi abitano i miei, la Costa della Menola a Montecalvo Irpino. Gli strati del terreno vegetale sovrappostisi nei millenni, sono stati scompaginati negli ultimi secoli, ma soprattutto verso la fine del Novecento con l’uso di ruspe e scavatori, per livellare il terreno, tracciare vie interpoderali per il passaggio dei mezzi agricoli e per l’impianto di noceti e uliveti.

Tutte queste attività hanno stravolto il territorio e anche se in apparenza paiono aver dato nuova linfa ad un’agricoltura ormai abbandonata ed esangue, in realtà ne prolungano semplicemente l’agonia.(continua)

LA GIORNATA DEL RI-USO IN TRENTINO

Un’occasione per socializzare scambiandosi oggettiche si può realizzare in qualsiasi parte d’Italia

Anche quest’anno, a Cognola, il pomeriggio di sabato 21 ottobre 2006, nell’emiciclo del Centro Civico, a cura della Circoscrizione Argentario, coadiuvata da alcune associazioni locali, quali Associazione degli Alpini di Cognola, Comitato di quartiere San Donà, Circolo Culturale di Cognola e alcuni volontari, è stata organizzata la “Giornata del ri-uso”. (continua)

IL DITO NELLA PIPA

Nota

Questa pipa in terracotta probabilmente è del Novecento. La falange del dito, invece, potrebbe appartenere ad una persona della preistoria, la cui tomba era in contrada Costa della Menola, un sito frequentato già nell’età del Bronzo, o dell’epoca romana, dove alcune tombe sono state distrutte nel tempo per la coltivazione della terra o per l’edificazione di qualche casa.

La paura dei “morti che tornano”, era una credenza diffusa tra i nostri avi. Parlare dei morti non era un tabù, ma parlarne male poteva indurli a tornare dall’aldilà per accecare nel sonno, con un ossicino, colui che aveva espresso considerazioni negative nei loro riguardi. (continua)

Roberto De Simone a Montecalvo Irpino



L'etnomusicologo Roberto De Simone

Il pomeriggio di sabato, 29 luglio 2006, potrà essere ricordato per un evento importante, relativamente a quel che resta dei canti contadini montecalvesi. L’etnomusicologo napoletano Roberto De Simone, accompagnato da due collaboratori e dallo scrittore irpino Aniello Russo, è venuto a Montecalvo da Napoli, per registrare alcuni canti contadini. Personalmente li avevo già registrati negli anni Novanta. Lui aveva avuto modo di ascoltarli, tramite l’amico comune Russo,

e si era dichiarato interessato ad alcuni di essi, in particolare quelli cantati da Felice Cristino, Pannucciéddru, e aveva espresso il desiderio di volerli registrare a sua volta, nell’ambito della ricerca che sta conducendo attualmente sui canti popolari nell’Irpinia e nella Campania. (continua)
 
KROTONE CITTÀ DEI RONDONI

Krotone, città della Magna Grecia, da aprile a luglio è da sempre la città dei rondoni neri. Questi migratori arrivano con la primavera e si concentrano sul centro storico. Ma chi li osserva con attenzione li vede volare anche sui palazzi di cemento armato della periferia, dove evidentemente qualche pertugio impensato offre delle opportunità di nidificazione.Essi monopolizzano il cielo disponibile e rari sono i balestrucci e le rondini, anche se le grondaie con i coppi consentirebbero loro di attaccarvi i nidi di fango. (continua)


Luglio 2006
L'ultima pubblicazione di Angelo Siciliano

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Trilogia dell'abbandono

Prefazione di Mario Sorrentino
 

 

 

 

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  DON LUIGI BAROLDI


Prete e scienziato tra Ottocento e Novecento,

collezionista e pioniere della Cooperazione trentina.

I FIGLI DELLA TERRA

Storie di gente di montagna. Come eravamo e come siamo diventati.

Un libro di Alberto Folgheraiter.

 

  I Matti del paese di Angelo Siciliano

Omosessualità e incesto nella civiltà contadina di A. Siciliano

Pubblicate 3 poesie su Antologia Italiana
Poeti italiani contemporanei

 

SI È FATTO GIORNO
OLTRE I RIFLETTORI
SENESCENZA ITALICA

LI ‘NFRANZISATI


Almeno due elementi di questo mio testo, la sifilide e la filastrocca di Agnese, fanno ipotizzare il contatto dei munticalvulìsi, dall’antico nome del paese Montecalvoli, con i francesi. Che un incontro ravvicinato sia avvenuto nel luglio del 1496, lo scrive Francesco Guicciardini nella sua “Storia d’Italia”, edita in tre volumi da Einaudi nel 1971. Infatti, lo scontro militare tra Carlo VIII, re di Francia, e Ferdinando II d’Aragona, re di Napoli, avvenne proprio ai piedi del monte, tra Montecalvoli e Casalarbore. Il re francese aveva mire di conquista sul regno di Napoli, che sarebbero fallite, e da qui il saccheggio brutale cui fu sottoposta Napoli, nonostante l’iniziale occupazione pacifica della città e l’accoglienza favorevole della popolazione. (continua)

IL CASINO DI STISCIA

È un’antica, straordinaria e malconcia costruzione rurale a quadrilatero, con quattro torri esagonali disposte ai quattro angoli, in contrada Marinella, nel territorio di Montecalvo Irpino. Dal suo aspetto se ne deduce una qualche somiglianza con Castel del Monte, fatto edificare da Federico II tra il 1240 e il 1250, nel territorio dell’attuale comune di Andria in Puglia, che si presenta però ottagonale con otto torri esterne, anch’esse ottagonali, una per ogni angolo.(continua)

 

 

S. o S. per il Trappeto di Angelo Siciliano


 

 

La "Tarantella Montecalvese"

È certamente meritorio che, dopo oltre quaranta anni di totale abbandono, le sinergie pubbliche abbiano deciso di allentare i cordoni della borsa, per elargire i fondi necessari e consentire di salvare, consolidare e ripristinare quanto rimane del castello di Montecalvo Irpino, su cui era il Palazzo ducale, ultima residenza dei duchi Pignatelli. Ciò che è rimasto di questa struttura medievale e dei rimaneggiamenti successivi, probabilmente lo si deve a chi progettò i muri inclinati a mo’ di contrafforte, contro cui nemici umani e naturali, come terremoti ed agenti atmosferici, si sono accaniti per secoli, senza averne ragione. [continua]
 

Angelo Siciliano è  giornalista pubblicista dal 1989.
Scrive articoli e talvolta pubblica anche disegni su alcune riviste:
U.C.T., Arte e Arte, Rene & Salute, JUDICARIA.
Collabora da anni con la D’Ars di Milano, per l’arte contemporanea,
con articoli su quotidiani e riviste.

Indirizzo:
Angelo Siciliano 
Loc. Zell n.22
38.050 COGNOLA (TN)  Tel.   0461-23.16.87