Questionario
generale per i dialetti centro-meridionali
(prof. ssa
Paola Benincà, Università di Padova)
Gentile informatore, Le sottoponiamo una serie
di frasi e La preghiamo di volerle gentilmente tradurre nella sua
parlata nativa.
Il questionario ha lo scopo di indagare alcune
proprietà sintattiche della sua parlata.
I parte
1.
Sembra che abbia gridato qualcuno.
2. La donna che pulisce le scale è malata.
3. Ci sono poche mele.
4. Qualsiasi cosa abbia detto Mario, non bisogna credergli.
5. Maria, che
conosci anche tu, è a Napoli.
6. Tutti
pensavano che avrebbe piovuto.
7. Spero di
no.
8. Per non
aver suo fratello voluto chiamare dei musicisti, la festa è stata
noiosa.
9. Non ci sono
bambini.
10 Non so dove
la mamma abbia comprato i fiori.
11. Ditecelo.
12. Penso di
portartelo domani per correggerlo.
13. Maria se
li è visti tutti arrivare a casa all’improvviso.
14. Non c’è
vino.
15. Tutto è
perduto ormai.
16. Per aver
lui dormito a lungo, doveva proprio essere stanco.
17. Ho
chiamato una donna che pulisce le scale.
18. Mia mamma
mi dice sempre che suo fratello è bravo.
19. Lui non
corre mai.
20. Dopo che è
arrivata la nonna, la casa è più tranquilla.
21. Parli
pure, signor Antonio.
22. Nessuno è
venuto.
23. Me lo sono
comprato.
24. Nessuno ha
lavato i piatti.
25. Non so
dove qualcuno potrebbe trovare qualcosa di meglio.
26. Quella
figurina ce l’avete già.
27. Ne ho
viste poche di case così belle.
28. Credo che
abbia telefonato Gianni.
29. Dopo che
sarà arrivata la nonna, andremo tutti in vacanza.
30. Non ci
penso neppure.
31. Non so chi
abbia parlato con Maria.
32. Sembra che
qualcuno abbia scritto una lettera di protesta.
33. Vistala,
sei scappato.
34. Carlo, che
mangia molto, è più magro di te.
35. Fosse
arrivato in tempo!
36. Penso
sarebbe in grado di farlo.
37. Il bambino
che ho visto è partito.
38. Che sia
partito?
39. Credono io
non sia capace.
40. Non
preoccuparti, non è successo niente.
41. Fai quello
(che) vuoi.
42. Mi ha
detto di sì.
43. Non l’hai
ancora comprato?
44. Sembra che
qualcuno abbia parlato bene di te.
45. Prima che
Mario parta, digli di telefonare.
46. Andasse
anche Giorgio, saremmo a posto.
47. Credevano
che fosse tardi.
48. Dei libri
che avevi ordinato ne arriveranno solo tre.
49. La
speranza che Mario arrivi presto ci conforta.
50. Andate a
vestirvi.
51. Volevate
che non venisse nessuno.
52. Prima che
entri qualcuno, chiudiamo la porta.
53. La signora
che hai incontrato ieri, è mia zia.
54. In
qualsiasi modo il direttore voglia risolvere questo problema, noi ci
trasferiremo.
55. Penso di
non portarlo domani.
56. Sono
convinto che Maria abbia studiato poco.
57. Nessuno mi
ha visto.
58. Spero lui
telefonerà al più presto.
59. Mi è
sembrato (che) tutto funzionasse bene.
60. Dove avrà
mai messo quel libro tuo fratello?
61. Parliamo a
Stefania.
62. (A scuola
il bambino) ce lo puoi portare in moto.
63. Prima che
arrivi la nonna, preparate la tavola.
64. Non c’è
nessuno nella strada.
65. Mi hanno
chiesto dove Maria fosse andata.
66. Credo che
vostro padre abbia telefonato.
67. Appena vi
ho chiamato, siete corsi subito.
68. Cosa hai
al dito?
69. I suoi
fratelli hanno scoperto tutto.
70. Me l’hai
fatto proprio male, il compito.
71. Non so
cosa la mamma abbia comprato.
72. Hanno
chiamato Vincenzo.
73. Vorrei che
qualcuno si facesse vivo.
74. I tuoi
figli, che studiano sempre, vanno volentieri a scuola.
75. Vorrei
(che) tu te ne vada subito.
76.
Mangiatelo!
77.
Dicendoglielo, ho fatto un errore.
78. Vado a
cercarlo.
79. Da quel
giorno non l’ho più visto.
80. Bisogna
che non parli nessuno.
81. Non lo
vedo neanche.
82. Avete
detto (che) Mario non verrà.
83. Non mi è
piaciuto tutto.
84. Se mio zio
avesse parlato con te, avrebbe capito.
85. La lettera
deve essere mandata subito.
86. Qualcuno
ha detto niente su questa storia.
87. Non avendo
nessuno visto mia moglie, non l’avete più aspettata.
88. Hanno
bussato alla porta. Deve essere nostro padre.
89. Nessuno ha
parlato di te.
90. Che abbia
detto la verità?
91. Ho
l’impressione (che) Mario sia arrivato.
92. Ci si
capisce poco.
93. Avendo lei
finito lo zucchero, gliene ho prestato un po’.
94. Bisogna
che lo compri Alberto.
95. Penso
mangerebbero, se avessero fame.
96. Venga pure
anche il nostro amico.
97. Giorgio e
Franco, che volevamo invitare a cena, sono partiti.
98. Sembra che
non abbia gridato nessuno.
99. Stai
tranquillo, non scappo mica!
100. Credo che
abbiano passato l’esame.
101. Qualcuno
mi aiuti, per favore.
102. Il
pensiero (che) arriverà domani mi sconvolge.
103. Deve aver
dormito poco per aver quella faccia.
104. Avrei
voluto che venissero i miei anici.
105. Non ha
lavato i piatti nessuno.
106. Sedetevi!
107. Dov’è
andato Giorgio? E’ andato a Castelletto.
108. Dicono
non sia mai stato visto nessuno.
109. Altro che
una mela, un pollo arrosto si è mangiato.
Coniugazioni dei verbi
Andare
Indicativo
Presente
Imperfetto
Io vado Io andavo
Tu vai Tu andavi
Egli va Egli andava
Noi andiamo Noi andavamo
Voi andate Voi andavate
Essi vanno Essi andavano
Passato prossimo Trapassato prossimo
Io sono andato Io ero andato
Tu sei andato Tu eri andato
Egli è andato Egli era andato
Noi siamo andati Noi eravamo andati
Voi siete andati Voi eravate andati
Essi sono andati Essi erano andati
Passato remoto Trapassato remoto
Io andai Io fui andato
Tu andasti Tu fosti andato
Egli andò Egli fu andato
Noi andammo Noi fummo andati
Voi andaste Voi foste andati
Essi andarono Essi furono andati
Dormire
Indicativo
Presente
Imperfetto
Io dormo Io dormivo
Tu dormi Tu dormivi
Egli dorme Egli dormiva
Noi dormiamo Noi dormivamo
Voi dormite Voi dormivate
Essi dormono Essi dormivavano
Passato prossimo Trapassato prossimo
Io ho dormito Io avevo
dormito
Tu hai dormito Tu avevi dormito
Egli ha dormito Egli aveva dormito
Noi abbiamo dormito Noi avevamo dormito
Voi avete dormito Voi avevate dormito
Essi hanno dormito Essi avevano dormito
Passato remoto Trapassato remoto
Io dormii Io ebbi dormito
Tu dormisti Tu avesti dormito
Egli dormì Egli ebbe dormito
Noi dormimmo Noi avemmo dormito
Voi dormiste Voi aveste dormito
Essi dormirono Essi ebbero dormito
Fare
Indicativo
Presente
Imperfetto
Io faccio Io facevo
Tu fai Tu facevi
Egli fa Egli faceva
Noi facciamo Noi facevamo
Voi fate Voi facevate
Essi fanno Essi facevano
Passato prossimo Trapassato prossimo
Io ho fatto Io avevo
fatto
Tu hai fatto Tu avevi
fatto
Egli ha fatto Egli
aveva fatto
Noi abbiamo fatto Noi avevamo fatto
Voi avete fatto Voi avevate fatto
Essi hanno fatto Essi avevano fatto
Passato remoto Trapassato remoto
Io feci Io ebbi fatto
Tu facesti Tu avesti fatto
Egli fece Egli ebbe fatto
Noi facemmo Noi avemmo fatto
Voi faceste Voi aveste fatto
Essi fecero Essi ebbero fatto
II parte
110. Mi dice sempre che sua suocera si
preoccupa un po’.
111. Che Mario si presenti subito dal
direttore!
112. Gianni in vita sua non ha mai mangiato
troppo.
113. Me li sono letti tutti.
114. Mario, (che) ho incontrato ieri, è partito
stamattina.
115. Hai visto tutti i bambini.
116. Giorgio va a prendere il pane.
117. Spero sia arrivato in tempo.
118. Ha rotto quella sedia.
119. Gli ho detto di mandarmelo per posta.
120. Nessuno si muova!
121. Mi pare (che) queste sedie siano molto
comode.
122. Vederli è stato un piacere.
123. Hai incontrato un bambino con i capelli
rossi?
124. Sono certo (che ) ci è andato Giorgio.
125. Ce ne sono molte.
126. Ha raccomandato mio figlio al professore.
127. Andai a prendere il pane.
128. Prima che entri qualcuno, chiudiamo la
porta.
129. E’ nato un bambino. L’hanno chiamato
Vincenzo.
130. Altro che il gatto, un ladro era!
131. L’idea (che) qualcuno sia disonesto non è
nuova.
132. Che non entri nessuno!
133. Spero arriveremo in tempo.
134. Che bel libro mi hai regalato!
135. C’è poco pane.
136. Salutami tua cognata.
137. Non parlandone, glielo hai fatto capire lo
stesso.
138. Ma tu (che) sei qui, potrai vedere tutto.
139. Sta attento al gradino.
140. Posso non mandarlo subito, ma mandarlo
domani.
141. Il bambino che è venuto ieri è mio nipote.
142. Crediamo tu possa farcela.
143. Cosa è successo? E’ arrivata sua sorella.
144. Di te non ha parlato nessuno.
145. Pensa di potermici portare domani, al
mare.
146. Bisogna che nessuno faccia rumore.
147. Ho incontrato il postino.
148. Se nessuno l’avesse detto a tua zia, non
avremmo questo problema.
149. Mio cugino mi ha stretto la mano.
150. Speriamo di finire il lavoro senza che
nessuno si stanchi.
151. Fosse stato più attento, non sarebbe a
questo punto.
152. Che cosa avrà mai detto Gianni?
153. Sono tre ore (che) aspetto.
154. Maria si è scritta una lettera.
155. Non ti voglio mica imbrogliare.
156. Ha cucito il bottone alla camicia.
157. Venga o non venga tuo fratello, noi
dobbiamo partire.
158. Sono arrivati tutti.
159. Ha telefonato suo marito.
160. (Dal dottore) ti ci porto domani.
161. Non ci siamo andati perché credevamo che
sarebbe piovuto.
162. Non mi ha visto nessuno.
163. Ho visto tutti.
164. Chi è venuto? E’ venuta tua sorella.
165. Che gli venisse un accidente (o forme
analoghe).
166. Il libro (che) scrivono è noioso.
167. Oggi ho visto un cane.
168. La lettera deve essere spedita domani.
169. Voglio che siano trattate bene.
170. Li ho visti tutti.
171. Bisogna che Mario mangi di più.
172. Quando mio figlio sarà grande, lo farò
studiare.
173. Vi siete ricordati di spedire la lettera.
174. Se avessi soldi comprerei una casa.
175. Ho presentato Mario a un amico.
176. Chiunque abbia detto questo, non conosceva
la situazione.
177. Sei tu che non vuoi capire.
178. Volevamo che la mamma venisse con noi.
179. Non dirglielo!
180. Invitammo Maria alla festa.
181. Dicono che non sia stato promosso nessuno.
182. Non ci siete più andati?
183. E’ partito una settimana fa.
184. Ho incontrato l’avvocato.
185. Gianni è potuto uscire.
186. Dopo che il postino ha consegnato il
pacco, è arrivato Mario.
187. Questa cosa va fatta al più presto.
188. Non ci poteva mai venire.
189. Che qualcuno mi aiuti!
190. Credo qualcuno arriverà in tempo.
191. Hanno mandato a scuola Mario.
192. Vieni a mangiartelo.
193. Non ci crede mica!
194. Piova o non piova, noi faremo una
passeggiata.
195. Come ti vestirai per la festa?
196. Spero Gianni legga questo libro.
197. Il fatto (che) potrebbe telefonare è
importante.
198. Non so chi sia arrivato.
199. E’ Piero che non vuol partire.
200. Questo posto mi piace proprio.
201. Sei tu (che) avrai qualcosa da raccontare.
202. Mangerò la minestra più tardi.
203. Vieni stasera?
204. Dopo che è partito Mario, mi sono sentita
sola.
205. Ieri ha letto un libro tuo.
206. Non ci andrò mai più.
207. Hanno detto alle mie figlie che sono
belle.
208. Scriveremo all’avvocato.
209. Quando avrai otto anni, andremo a Roma.
210. Perché Gianni non fumi più, ci vuole un
miracolo.
211. Quanti regali che ti ha fatto!
212. La minestra che fa la tua mamma, è proprio
buona.
213. Spero qualcuno venga.
214. Vai a vestirti.
215. Gianni può essere uscito.
216 E’ partito da una settimana.
217. Vanno a chiamare un loro parente.
218. Perché Mario è partito così presto?
|
Traduzione nel
dialetto di Montecalvo Irpino (AV) delle 218 frasi proposte dal
questionario
con la coniugazione
di tre verbi
L’ortografia da me adottata, nella trasposizione dialettale, è
quella fonetica
I parte
1. Pare ca cócchidun’av’alluccàtu.
2. La fémmina
ca pulìzza la scalinàta sta malata.
3. Ci stannu
pócu méla.
4.
Tuttu quéddru ch’have dittu Màriju,
nun s’adda crede.
5.
Marìja, ca la canùsci puru tu, sta
a Nnàpuli.
6. Tutti si
pinzàvunu ca minév’a cchjòve.
7.
Spèru di no.
8.
Lu frati ‘nn’ha bbulùtu chjamà li
musicanti, la festa ha stata móscia.
9. ‘N ci
stannu crijatùri.
10. ‘Nni lu
ssacciu andó mamma av’accattàtu li fijùri.
11.
Diciticìllu.
12.
Pènzu ca ti lu pòrtu quann’a ccraji
accussì lu curriéggi.
13.
Marija si l’ha bbist’arrivà tutti
quanta ‘nd’à la casa a l’intrasàtta.
14. ‘N ci sta
bbinu.
15.
Jà tuttu pèrzu óramàji.
16. Si iddru
ha ddirmùtu tantu, signi ca era pròbbitu stancu.
17.
Agghju chjamàtu na fémmina ca
pulìzza la scalinàta.
18. Mamma mija
mi lu ddice sèmpe ca lu frate suju éja bravu.
19.
Iddru nun córre maji.
20.
Dòppu ch’ha mminùta mammanònna, la
casa jà cchjù ccujéta.
21.
Parlàti puru, signor Antonio.
22. ‘Nn’ha
mminùtu nisciùnu.
23. Mi l’agghj’accattàtu.
24.
Nisciùn’ha lavati li pijàtti.
25. ‘Nni lu
ssacciu andó cócchidùnu putéss truvà cóccósa di mègliu.
26.
Quéddra fijùra già la tinìti.
27. N’agghju
visti pócu di case accussì belle.
28.
Crédu ca Giuvànnu ave chjamàtu.
29.
Dòppu ch’arriva mammanònna, ci ni
jamu tutti a ffà li bbacànzi.
30. ‘N ci
pènzu pròbbitu.
31. ‘Nni lu
ssacciu chi ave parlàtu cu Mmarìja.
32. Pare ca
cócchidùnu ave scrittu na léttira pi si lamintà.
33. Come l’hai
vista, ti ni si ffujùtu.
34.
Carlu, ca magn’assaji, jà chjù
lliéntu di te.
35.
Fuss’arrivàt’a ttiémpu!
36.
Pènzu ca fuss capace di lu ffà.
37.
Lu crijàturu ch’agghju vistu ave partùtu.
38.
Ca fuss partùtu?
39.
Si crìdunu ca iju nun fuss capace.
40. ‘N ti
prijuccupà, ‘nn’ha ssucciésu niénti.
41.
Faji quéddru ca vuóji.
42. M’ave
dittu di sì.
43. ‘Nni l’haj’ancór’accattàtu?
44. Pare ca
cócchidùnu ha ddittu di béne di te.
45.
Primu ca Màriju parte, diccìllu di
tilifunà.
46.
Partéss puru Giòrgiu, stìssim’a
ppòstu.
47. Si
cridèvunu ch’era tardu.
48. Di li
libbri ch’ir’urdinàtu n’arrìvunu sulu tre.
49. La
spirànza ca Màriju véne priéstu ci dà ccuràggiu.
50.
Jàtiv’a bbèst.
51.
Vulìvu ca ‘n ci minéss nisciùnu.
52.
Primu ca tràse cócchidùnu, chjudìmu
la porta.
53. La fémmina
ch’hai cunfruntàt’ajiéri pi ‘nnànti, jà zìjima.
54.
Tuttu quéddru ca vóle fa lu
dirittóre p’accunzà li ccóse, ma nuji cagnàmu pòstu.
55.
Pènsu ca craji ‘nni lu pòrtu.
56. Mi lu
ssèntu scénne pi li rini ca Marìja av’apiértu pócu li libbri.
57.
Nisciùnu m’ha bbistu.
58.
Spèru ca iddru chjama sùbutu.
59. M’ha
ssimbràtu ca tuttu jéva buónu.
60.
Andó ha gghjut’a fficcà ‘ddru
libbru fràtitu?
61.
Parlàmu cu Stifània.
62. A la scóla
a nninnu ci lu puóji purtà cu la mutuciclètta.
63.
Primu ca véne mammanònna, mittìti
lu misàle a ttàvula.
64. ‘N ci sta
nnisciùnu pi la vija.
65. M’hannu
circàtu cuntu andó èra juta Marìja.
66.
Pènzu ca tatìllu vuóstu ave
chjamàtu.
67.
Cóme v’aghhju chjamàti, siti curzi
sùbitu.
68. Che tieni
‘nfacci’a lu ditu?
69. Li frati
hannu capìtu tuttu.
70. Mi l’haji
pròbbitu sbagliàtu, lu scrittu.
71.
Nun sacciu che av’accattàtu mamma.
72.
Hannu chjamàt’a Bbiciénzu.
73.
Vuléss ca cócchidùnu minéss.
74. Li figli
tuji, ca so’ studijósi, vuónnu jì sèmp’a la scóla.
75.
Vuléss ca tu ti ni jiss sùbitu.
76.
Magnatìllu!
77. Ci l’agghju
dittu, agghju fattu n’arróre.
78.
Lu vav’a ccircà.
79. Da quiddru
juórnu ‘nni l’agghju vistu chjù.
80. S’hanna
sta tutti cittu.
81.
Mancu lu vedu.
82.
Iti dittu ca Màriju nun béne.
83.
Nu’ mm’ave piaciùtu tuttu.
84. Si zìjimu
fuss parlàtu cu tte, avéss capìtu.
85. La léttira
s’adda spidì sùbitu.
86.
Nisciùnu ha ddittu niénti di ‘stu
fattu.
87.
Nisciùnu ha bbist’a mmuglièrima,
‘nni l’it’aspittàta chjù.
88.
Hannu tuzzilàt’a la porta. Fòrze jà
tatìllu.
89.
Nisciùn’ave parlàtu di te.
90. Chi lu ssà
s’ha ddittu la virità?
91. Mi lu
ssèntu scénne pi li rini ca Màrij’ha mminùtu.
92. Ci capìmu
pócu.
93.
Éddra ha chjumpùtu lu zzùccuru, ci
n’agghju ‘mpristàtu nu pócu.
94. L’add’accattà
Birtìnu.
95.
Pènzu ca magnàssunu, si tinìssunu
fama.
96.
Póte minì puru lu cumpàgnu nuóstu.
97.
Giòrgiu e Ccicciu, ca li bbulèmmu
mmità pi mmuséra, so’ ppartùti.
98. Pare ca
nisciùn’av’alluccàtu.
99.
Nun fa malipinziéri, mica mi ni
scappu!
100.
Credu ch’hannu passat’a li sami.
101.
Cócchidunu m’ajutass, pi ffavóre.
102. A ppinzà
ca quann’a ccraji véne mi porta distùrbu.
103.
Fòrz’ha ddirmùtu pócu, téne na
facci.
104. Avèss vulùtu ca
minèvunu l’amici miji.
105. ‘Nn’ave
lavati li piatti nisciùnu.
106.
Assittàtivi!
107.
Andó ha ghjutu Giorgiu? Ha ghjut’a
Castillèttu.
108.
Dìciunu ca ‘n z’ha bistu maji
nisciùnu.
109.
Atu ca na méla, nu uaddrùcc’arrustùtu
s’ave strafugàtu.
Coniugazioni dei verbi
Jì oppure Jìni
Indicativo
Presente
Imperfetto
Iju vavu,
Iju jéva
Tu vaji
Tu jivi
Iddru
va Iddru jéva
Nuji jamu
Nuji jèmmu*
Vuji jate Vuji jivu
Lóru vannu Lóru jévunu
Passato prossimo Trapassato prossimo
Iju so’ ghjutu Iju èra
jutu
Tu si ghjutu
Tu iri jutu
Iddru ave jutu
Iddru èra jutu
Nuji simu juti
Nuji èrmu juti
Vuji siti juti Vuji ìruvu
juti
Lóru so’ ghjuti Lóru èrnu juti
Passato remoto Trapassato remoto
Iju jiétti,
Tu jisti
Iddru jètt
Manca
Nuji jèmmu
Vuji jìstuvu
Lóru jiérnu
Dòrme
Indicativo
Presente
Imperfetto
Iju dòrmu
Iju durméva
Tu duórmi
Tu durmìvi
Iddru dòrme
Iddru durméva
Nuji durmìmu
Nuji durmèmmu*
Vuji durmìti
Vuji durmìvu
Lóru duórmunu Lóru
durmévunu
Passato prossimo Trapassato prossimo
Iju agghju dirmùtu Iju èra dirmùtu
Tu hai dirmùtu Tu iri dirmùtu
Iddru ave dirmùtu Iddru èra dirmùtu
Nuji amu dirmùtu Nuji èrmu dirmùtu
Vuji avìti dirmùtu Vuji ìruvu dirmùtu
Lóru hannu dirmùtu Lóru èrnu dirmùtu
Passato remoto Trapassato remoto
Iju durmiétti,
Tu durmìsti
Iddru durmètt
Manca
Nuji durmèmmu
Vuji durmìstuvu
Lóru durmiérnu
Fa oppure Fani
Indicativo
Presente
Imperfetto
Iju fazzu
Iju facéva
Tu faji
Tu facìvi
Iddru
fa Iddru facéva
Nuji facìmu
Nuji facèmmu*
Vuji facìti
Vuji facìvu
Lóru fannu Lóru facévunu
Passato prossimo Trapassato prossimo
Iju agghju fattu Iju èra fattu
Tu hai fattu Tu iri
fattu
Iddru ave fattu Iddru èra fattu
Nuji ìmu fattu Nuji èrmu
fattu
Vuji avìti fattu
Vuji ìruvu fattu
Lóru hannu fattu Lóru èrnu fattu
Passato remoto Trapassato remoto
Iju faciétti,
Tu facìsti
Iddru facètt
Manca
Nuji facèmmu
Vuji facìstuvu
Lóru faciérnu
*La prima persona plurale dell’imperfetto
indicativo coincide con quella del passato remoto.
La 3^ persona singolare femminile è éddra.
Nella coniugazione dei verbi nel dialetto
montecalvese, del modo indicativo, oltre al trapassato remoto,
mancano anche il futuro semplice e quello anteriore.
Il presente indicativo s’adopera sia per il
futuro semplice che per il congiuntivo presente.
Del modo congiuntivo esiste solo l’imperfetto (iju
jéss, tu jiss, iddru jéss, nuji jìssimu, vuji jìssivu, lóru jìssinu;
iju durméss, tu durmiss, …; iju facéss, tu facìss …) che si
adopera indifferentemente anche per il condizionale presente.
Oltre al condizionale presente manca anche il
passato.
L’imperativo è adoperato regolarmente.
Dell’infinito esiste solo il presente (jì
o jini; dòrme; fa o fani).
Del participio esiste solo il passato (jutu;
dirmùtu; fattu).
Del gerundio esiste solo il presente (jènnu;
durmènnu; facènnu).
II parte
110. Mi dice sèmpe ca la sòcra sta ‘m
pinziéru.
111. Mariju adda jì sùbitu andó lu dirittóre!
112. Giuvànnu a mmunnu suju
‘nn’ave magnàtu maji tròppu.
113. Mi l’agghju letti tutti quanta.
114. Mariju, ch’agghju vistu ajiéri, ave
partùtu stammatìna.
115. Hai vistu tutti li ccrijatùri.
116. Giòrgiu va a ppiglià lu ppane.
117. Spèru ch’av’arrivàt’a ttiémpu.
118. Ha rrótta quéddra sèggia.
119. Ci l’agghju dittu di mi lu mmannà pi
ppòsta.
120. Nisciùnu s’adda mòve!
121. Mi pare ca ‘sti ssèggi
so’ bbóne.
122. L’agghju visti m’ha ffattu piacere.
123. Hai vistu nu uagliunciéddru cu li
capìddri rusci?
124. So’ ssicuru ca c’ha ghjutu
Giòrgiu.
125. Ci ni stann’assaji.
126. Ave raccummannàtu a ffìglimu a lu
maéstru.
127. Jiétt’a ppiglià lu ppane.
128. Primu ca cócchidunu nzénna dintu,
nzirràmu la porta.
129. Ha nnatu nu crijatùru. L’hannu chjamàtu
Viciénzu.
130. Atu ca jatta, era nu marijuólu!
131. Lu malipinziéru ca ci sta
cócche disunèstu ‘nn’éja na cósa nóva.
132. Nisciùn’adda trasì!
133. Spèru ch’arrivàm’a ttièmpu.
134. M’hai rijalàtu nu bèllu
libru!
135. Ci sta pócu pane.
136. Salùtim’a ccajinàtita.
137. Puru stènnuti cittu, ci l’ha fattu capì
lu stèssu.
138. Ma tu ca stai qua, puóji vidé
tuttu.
139. Attiént’a lu ratu.
140. Lu pòzzu puru trattiné,
lu mannu quann’a ccraji.
141. Lu uagliunciéddru ca
minètt’ajiéri jà nipùtimu.
142. Pinzàmu ca tu ci la puóji fa.
143. Che ave succiésu? Ha mminùta la
sóre.
144. Di te nunn’ha pparlàtu nnisciùnu.
145. Pènza ca mi póte purtà craji a lu mare.
146. Nisciùn’adda fa rimóre.
147. Agghju truvàtu lu pustiéru.
148. Si nisciùnu ci lu ddicèv’a zzìjita, ‘n
tinèmmu ‘stu uaju.
149. Fràtimu cucìnu m’ha datu la mani.
150. Spiràmu di finì la fatìja senza ca
nisciùnu si stanca.
151. Si stéva chjù attiéntu, nu’ stév’ a
cquistu puntu.
152. Chi lu ssà che ha ddittu Giuvànnu?
153. So’ tre ore ch’aspèttu.
154. Marìja s’ave scritta na léttira.
155. ‘N ti vògliu mica ‘mbruglià.
156. Ha ccusùtu lu bbittón’a la cammìsa.
157. Vèn’o nun béne fràtitu, nuj’ama parte.
158. So’ arrivati tutti quanta.
159. Ha cchjamàtu lu marìtu.
160. Da lu miédicu ti ci pòrtu quann’a
ccràji.
161. ‘N ci simu juti picché pinzàmmu ca
minév’a cchjòve.
162. Nu’mm’ha bbistu nisciùnu.
163. Agghju vist’a ttutti quanta.
164. Chi ha mminùtu? Ha mminùta
sòrita.
165. L’avéssa piglià nu male.
166. Lu libru ca scrìvunu jà
scucciànte.
167. Oggi agghju vistu nu canu.
168. La léttira s’adda spidì quann’a ccraji.
169. Vògliu ca l’ita trattà bbóne.
170. L’agghju visti tutti quanta.
171. Màriju adda magnà di chjù.
172. Quannu fìglimu si fa gruóssu, lu fazzu
studià.
173. Vi siti ricurdàti di spidì la léttira.
174. Si tinéss li soldi m’accattàssi na
casa.
175. Agghju prisintàtu Mariju a n’amicu.
176. Chi ha ddittu quéstu, signi can nun
sape come stanno li ccóse.
177. Si ttu can un buóji capì.
178. Vulèmmu ca la mamma minéss cu nnuji.
179. ‘N ci l’haja dici!
180. Mmitàmm’a Mmarìj’a la festa.
181. Dìciunu ca ‘nn’ave passàtu nisciùnu.
182. ‘N ci siti juti cchjù?
183. Partètt na sittimàna fa.
184. Agghju cunfruntàtu l’avvucàtu pi
‘nnanti.
185. Giuvànnu ha pputùt’ascì.
186. Dòppu ca lu pustiéru ha ppurtàtu lu
paccu, av’arrivàtu Màriju.
187. Questa cósa s’adda fa primu di mo’.
188. ‘N ci putéva maji minì.
189. Cócchidùnu m’ajutàss!
190. Crédu ca cócchidùn’arrìv’a ttiémpu.
191. Hannu fattu jì Màrij’a la scóla.
192. Vién’a mmagnaritìllu.
193. ‘N ci crede mica!
194. Chjòv’o nun chjòve, nuji ci ni jàm’a
ffa na passijàta.
195. Che tti mitti pi la fèsta?
196. Spèru ca Giuvànnu lègge ‘stu libbru.
197. Pi lu fattu ca po’ telefonà jà
‘mpurtant.
198. Nun sacciu chi ha mminùtu.
199. Jà Piétru ca nun bóle parte.
200.’Stu pòstu mi piace pròbbitu.
201. Si ttu ca tiéni cóccósa d’accuntà.
202. Mi lu mmagnu dòppu lu mmagnà.
203. Vieni muséra?
204. Dòppu ca si n’ha ghjutu Mariju, m’agghju
sintùta sóla.
205. Ajiéri liggètt nu libru
tuju.
206. ‘N c‘agghja jì maji
chjù.
207. Hannu ditt’a li ffiglióle miji ca so’
bbèllifatt.
208. Ama scriv’a l’avvucàtu.
209. Quannu faji òtt’anni, jàm’a Rróma.
210. Pi nun fumà chjù Giuvànnu, ci vóle nu
miràculu.
211. Quanta rijàli ca t’hai abbushcàti da
iddru!
212. Lu mmagnà ca fa mmàmmita, jà pròbbitu
buónu.
213. Spèru ca véne cócchidùnu.
214. Vatti viésti.
215. Giuvànnu fòrz’av’asciùtu.
216. Ha ppartùtu da na sittimàna.
217. Vann’a cchjamà nu parènte di lu lóru.
218. Picché Màriju ha ppartùt’accussì
ppriéstu?
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Nota
Le frasi in dialetto affiancano
progressivamente le corrispondenti frasi in lingua proposte.
Se talvolta nella traduzione ho
anteposto o posposto qualche parola, l’ho fatto solo per aderenza alla
parlata montecalvese, in cui si riscontrano ancora i suoni della
fricativa, della cacuminale e della laringale, qui indicati
rispettivamente con sh,
ddr
e ghj.
Questionario
Compilato da Angelo Siciliano
nella parlata di Montecalvo Irpino.
Provincia: Avellino Regione:
Campania
Data di compilazione: fine
novembre 2004.
Domanda: Ha modo di parlare in
dialetto?
Risposta: Poco, perché ho moglie
napoletana e sono emigrato a Trento, dove sono nati i nostri due figli.
A volte lo parlo scherzando con gli
amici per telefono, o al rientro in paese.
Talvolta, per gioco, comunico
attraverso le e-mail scritte in dialetto.
Constato spesso – me ne danno atto
alcuni interlocutori del mio paese natale – che ho saputo conservare il
nostro dialetto ottocentesco, nella forma pura, meglio di tanti
compaesani e in buona parte l’ho recuperato e anche scritto.
È il dialetto irpino arcaico
dell’Ottocento parlato da mia madre, contadina nata nel 1922, lo stesso
che parlavano i suoi nonni nati verso il 1850.
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