MERCATO DELLE PULCI
Per quell’atavico retaggio d’Oriente abito mentale ampio o ristretto permane innata l’inclinazione alla gestione del lutto. Pervade il tutto una melodia flautata di Pan in stato di grazia struggente di rimandi complicità. Immagini cristallizzate per secoli venerate reliquie di santi ridotte parafulmini alle sontuose basiliche oggetto di rapinosi gesti scusa d’infedeli per desertificazione postuma che da tempo già fa capolino. Rabdomanti s’ingegnano alle necropoli metropolitane captano lacrime per cari estinti con perizia sconvolgente. Gli Exultet spaginati a ruba dispersi per anonime bancarelle al mercato delle pulci.
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